Il Giardino dei Tarocchi di Garavicchio: un luogo magico

“Nel 1955 andai a Barcellona e vidi per la prima volta il meraviglioso Parco Güell di Gaudí. Capii che mi ero imbattuta nel mio maestro e nel mio destino: tremavo in tutto il corpo. Sapevo che anche io, un giorno, avrei costruito il mio giardino di gioia, un piccolo angolo di paradiso. Un luogo di incontro tra l’uomo e la natura”. Così l’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle (Neuilly-sur-Seine, 1930 – San Diego, 2002), parla del maestoso progetto che si estende per circa due ettari nella Maremma Toscana, vicino a Capalbio. La creazione del giardino ha avuto inizio nel 1979: per 17 lunghi anno questo luogo ha visto all’opera grandi artisti contemporanei, tra cui anche Jean Tinguely, marito di Niki, che ha saldato più della metà della struttura di metallo dei tarocchi integrandone alcune con le sue mécaniques, assemblaggi semoventi di elementi meccanici in ferro. Identificando nel Giardino il sogno magico e spirituale della sua vita, Niki de Saint Phalle si è dedicata alla costruzione delle ventidue imponenti figure in acciaio e cemento ricoperte di vetri, specchi e ceramiche colorate. Oltrepassato l'ingresso la natura si popola di giganti coloratissimi che attraggono la nostra attenzione: sono sculture da toccare, da visitare, da osservare sotto il riverbero del sole con le loro superfici specchiate, da ascoltare. Si respira l'aria giocosa di Parco Guell ma anche la magnificenza di Bomarzo: ma le immagini sono come distorte dall’esperienza e dalla storia personale dell’artista, un mondo femminile e materno inquietante e delirante, come un parco dei divertimenti riflesso dallo specchio deformante di un luna park degli orrori. Mentre nel seicento le corti affidavano agli artisti gli allestimenti per le feste movimentando i giardini con giochi d'acqua, fuochi, popolandoli di animali e mostri immaginari: l'arte si metteva in gioco per il piacere di piacere: ecco che Niki de Saint Phalle ha realizzato il suo sogno barocco creando un universo immaginario scolpendo una favola tutta femminile non solo per i grandi ma anche per i piccoli visitatori.

























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